Complete Gluco-D

descrizione

Un pool di vitamine essenziali per la gestione della glicemia e dell’energia, in particolare grazie all’uso della benfotiamina, in associazione ad elementi traccia come lo zinco, il cromo ed il selenio sono in grado di migliorare il metabolismo glucidico, sia in caso di stress, sia in presenza di qualunque forma di diabete; i nutrienti adattogeni ed ergogenici contenuti in alcune piante, di concerto con antiossidanti specifici, può rivelarsi un aiuto risolutivo nella gestione delle alterazioni glicemiche e nella prevenzione o riparazione dei danni ossidativi cellulari.

lo stress glicemico

codice prodotto: NW1518 – confezione 90 compresse

ingredienti

Ogni tavoletta contiene: vitamina B1 (tiamina cloridrato) 15 mg; niacinamide 30 mg; vitamina B6 (piridossina cloridrato) 15 mg; acido folico 100 μg; vitamina B12 (metilcobalamina) 100 μg; biotina 30 μg, acido pantotenico (calcio pantotenato) 30 mg; zinco (chelato) 1.5 mg; selenio (chelato) 20 μg; manganese (chelato) 0,500 mg; cromo (chelato) 50 μg; una miscela proprietaria, pari a 305.05 mg, contenente: Gymneme Sylvestre (foglia) 60 mg; benfotiamina 35 mg; Eleutherococcus Senticosus (Siberian Ginseng – radice) 30 mg; Momordica Charantia (Bitter Melon – fruit) 25 mg; Panax Ginseng (Asian Ginseng – root) 20 mg; Trigonella Foenum-Graecum (Fenugreek – semi) 15 mg; L-glutammina 30 mg; L-taurina 30 mg; L-acetil-carnitina 10 mg; inositolo 25 m; quercetina 5 mg; acido alfa-lipoico (racemo 50/50) 2,5 mg; Co-enzima Q-10 2,5; mg, vanadio (solfato) 50 μg; amilasi (vegetali) 5 mg; lipasi (vegetali) 5 mg; proteasi (vegetali) 5 mg.

note

→ dosaggio: 1 compresse, una o più volte al giorno.
→ idoneo per vegetariani ma non per vegani.
gluten-free – non contiene mais, sale, soia, amidi, zuccheri, lieviti.
→ per la sua azione ipoglicemizzante, potrebbe essere controindicato nei soggetti con ipoglicemia e in gravidanza o durante la lattazione
→ verificare le possibili interazioni con i farmaci per il diabete.

Nessuna affermazione riportata sulla presente pubblicazione è finalizzata alla cura di malattie diagnosticate o ignote: si consiglia sempre di riferire sintomi e disturbi al proprio medico curante e di informarlo d’eventuali integratori assunti per prevenire potenziali interazioni con farmaci. Nessuna delle affermazioni riportate, dei suggerimenti nutrizionali e delle ricerche riportate sono finalizzate alla diagnosi, alla cura o al trattamento di patologie e non dovrebbero essere considerate consiglio medico.

lo stress glicemico

Gli stressor a cui siamo quotidianamente sottoposti, il logorio a cui è sottoposto il nostro organismo, i continui danni ossidativi causati dai radicali liberi, le cattive abitudini alimentari sono un problema sempre più significativo e frequente nella popolazione: dis-glicemie che tendono ad evolvere in forme di diabete, dislipemie ma anche, più semplicemente, il controllo della glicemia e l’utilizzo appropriato dell’energia corporea sono una sfida che potrebbe definirsi routinaria.

Una dieta appropriata, associata ad un corretto esercizio fisico, sono sicuramente elementi fondamentali per raggiungere un miglior equilibrio energetico, anche se spesso possono rivelarsi insufficienti: l’attività sportiva, il jogging, talvolta, anziché essere d’aiuto possono incrementare i radicali liberi prodotti dall’utilizzo dell’ossigeno (R.O.T.S.); soprattutto nei casi di stress cronico, o come conseguenza dei processi senescenziali, la gestione della glicemia può rivelarsi critica.

Non solo nel caso in cui sia presente una forma di diabete, sia esso di tipo I (insulino-dipendente) o di tipo II (non insulino-dipendente), ma anche nelle situazioni di dis-stress possono manifestarsi livelli di glicemia pericolosamente elevati: tale situazione può causare danni ai tessuti, nel tessuto vascolare o a livello del sistema nervoso, come conseguenza dei legami che si creano fra le molecole dello zucchero e le proteine o i lipidici, dando luogo ad un processo di glicazione/ossidazione che induce la formazione di metabolici normalmente definiti AGEs (advanced glycation end products). 

Quando le cellule sono immerse nel glucosio, anche se la maggioranza delle cellule organiche è in grado di mantenere la glicemia endocellulare a livelli normali, alcuni tipi di cellule (in particolare le cellule dell’endotelio vasale, che costituiscono la parete interna delle arterie e dei capillari retinici, renali e dei plessi corioidei), non sono in grado di regolare il livello glicemico endocellulare, con conseguente incremento del livello di zucchero presente nella cellula: il risultato di questo processo è l’accumulo di metaboliti intermedi del glucosio (triosofosfati), in grado di attivare le vie biochimiche che portano al danneggiamento cellulare; in particolare la produzione di fruttoso-6-fosfato e di gliceraldeide-3-fosfato, metabolizzati dall’enzima transchetolasi (enzima attivo nella via metabolica dei pentosofosfati), sono in grado di attivare le vie biochimiche che portano al danneggiamento cellulare in quanto l’eccesso di triosofosfati attacca le proteine, i lipidi ed il DNA, causando un danneggiamento perossidativo delle strutture cellulari.