ipochilia

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definizione

Sindrome caratterizzata da scarsa secrezione di succhi digestivi (acido cloridrico e pepsina) che si accompagna, quasi invariabilmente, a ipocloridria e dispepsia; dal greco ὑπο– (hypo- → scarso) e χῦλος (chylós → succo, chilo).

Si differenza dall’ipocloridria in quanto in quest’ultima è carente solo la produzione di acido cloridrico da parte della mucosa gastrica: spesso i termini di ipochilia e ipocloridria vengono impiegati indifferentemente, per il fatto che nella massima parte dei casi la insufficiente produzione di acido cloridrico si accompagna ad insufficiente produzione di pepsina.

ipochilia e manifestazioni gastro-intestinali

I sintomi dell’ipochilia sono sovrapponibili a quelli dell’achilia, anche se si manifestano solitamente in forma meno severa: sono legati alla deficiente digestione dei cibi essendo caratterizzata da accentuati fenomeni dispeptici; per la ridotta azione digestiva e antisettica dell’acido cloridrico e per la conseguente atonia gastrica, si verificano inappetenza, senso di peso all’epigastrio, pirosi gastrica, aerogastria, alitosi, spesso con lingua bianca e patinosa o glossite atrofica, potendo generare anche una malattia da reflusso gastro-esofageo.

Poiché il più delle volte vi è insufficienza motoria e quindi ristagno del cibo nello stomaco, dove manca d’altra parte l’azione antisettica dell’acido cloridrico, si producono fenomeni di fermentazione abnorme (dispepsia putrida) con eruttazioni acide, rigurgiti di materiale acido, dovuti alla presenza di acidi organici (acido lattico, butirrico, acetico …) nei prodotti della decomposizione.

Le tossine prodotte per effetto della fermentazione e della putrefazione, passando nell’intestino, lo irritano, e producono, meteorismo e bloating, flatulenza, alvo irregolare, frequentemente diarree (dispepsia intestinale gastrogena), talvolta alternate a stipsi e costipazione; possono esercitare un’azione tossica su tutti gli organi e specularmente sul sistema nervoso, e dare origine a fenomeni di autointossicazione o ad un quadro tipico di sindrome dell’intestino irritabile o un’alterazione della funzionalità della valvola ileo-cecale.

eziopatogenesi

Turbe della secrezione, che interessano una o più sostanze componenti il succo gastrico, si osservano tipicamente nelle gastriti croniche atrofiche e nelle gastriti alcoliche: in queste affezioni difatti le ghiandole della mucosa perdono la loro capacità secretiva. 

L’ipochilia può essere la conseguenza di malattie generali dell’organismo, dipendere dall’uso di farmaci o ad interventi chirurgici sullo stomaco: esistono forme di ipochilia funzionale, dovute a perturbamenti della innervazione gastrica, causate da eziologie eterogenee; in alcuni casi l’ipotrofia della mucosa gastrica si associa ad alterazioni della mucosa intestinale, con quadri via via crescenti di infiammazione o alterazione che possono portare a alla sindrome dell’intestino permeabile (Leacky Gut Syndrome).

La diminuita produzione di acido cloridrico da parte delle cellule ossintiche, provoca un contemporaneo deficit di fattore intrinseco, una glicoproteina che favorisce l’assorbimento di vitamina B12: l’alterazione conduce all’anemia perniciosa; può essere associata ad una forma sideropenica, in quanto è necessaria una forte acidità gastrica, per la riduzione del ferro dalla forma ferrica (Fe+++) a quella ferrosa (Fe++), per poter favorirne l’assorbimento nell’intestino tenue.

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