bloating

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definizione

Dall’inglese to bloat, letteralmente gonfiarsi, dilatarsi, aumentare sproporzionatamente o a dismisura, col termine bloating si intende una forma di meteorismo e gonfiore addominale caratterizzata, appunto, dalla sensazione di addome rigonfio e teso, in parte sovrapponibile alla distensione addominale, anche se si tende a considerare quest’ultima come un’evoluzione: il bloating, può essere considerata una condizione para-fisiologica, dove l’aumento del gas intestinale è modesto ed il disagio è causato dalla limitata capienza soggettiva, mentre nella distensione addominale, si osserva un incremento misurabile della circonferenza addominale, presente solo in una piccola parte dei soggetti meteorici.

In entrambi i casi, l’insorgenza del disturbo può essere ascritta all’accumulo di liquidi o gas nel lume intestinale o nella cavità peritoneale: le frasi più comuni per descrivere il problema sono, spesso, «ho la pancia gonfia», «mi sento un pallone, come se fossi pieno d’aria», oppure «mi sembra di avere un peso nella pancia»; la sensazione è determinata dall’incremento della pressione che si viene a creare all’interno dell’addome, che non potendo essere distribuita in direzione superiore per la resistenza offerta dal diaframma toracico, o verso le pelvi, spinge la parete addominale verso l’esterno, potendo incrementare la circonferenza addominale.

sintomatologia

Frequentemente, sintomi come algie diffuse all’addome, crampi e colichenausea, che suggeriscono una distonia neuro-vegetativa addominale, disfunzioni gastro-intestinali o quadri evolutivi che fanno sospettare dispepsia funzionale, I.B.S.S.I.B.O. o leacky gut syndrome; cardiopalmo, sensazione di fiato corto o l’insorgenza di extra-sistoli sono sintomi che si manifestano talvolta, soprattutto in presenza di dissinergia addomino-frenica, cioè di un’alterata coordinazione motoria fra la muscolatura toraco-addominale ed il muscolo diaframma, causata da fenomeni fermentativi intestinali, o nell’aerogastria, ovvero nella sindrome gastro-cardiaca.

La maggioranza di questi segni è riconducibile alla fermentazione o putrefazione del materiale alimentare in disfacimento ad opera del microbiota, con conseguente produzione di gas che non riesce a essere evacuato naturalmente, vuoi per l’eccessiva quantità, travalicando la normale flatulenza, vuoi per problemi del transito o della peristalsi, tant’è vero che è presente nella quasi totalità delle persone affette da stipsi; la presenza di liquidi peritoneali, viceversa, deve essere considerata un indicatore di patologie quali occlusione intestinale, ascite, scompenso cardiaco congestizio.

possibili cause – possibile aiuto

Il bloating e la distensione addominale, possono dipendere dalla sindrome premestruale, da celiachia o da intolleranze alimentari, dalla presenza di diverticolite o diverticolosi, da sindrome da dumping o sindrome da sensibilità al glutine non-celiaca. L’eterogeneità delle cause, la frequente presenza di cofattori eziologici o di fattori scatenanti, variamente combinati, la possibile presenza di alterazioni endoluminali (cioè intrinseci al tubo gastro-enterico) o extra-intestinali, impone una attenta valutazione per comprendere le origini del mal-essere ed instaurare un programma di miglioramento personalizzato.

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