ginkgolide

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definizione

I ginkgolidi sono una classe unica di diterpenoidi (lattoni terpenici) che si ritrovano negli estratti di Ginkgo Biloba; gli effetti farmacologici dei ginkgolide sono molteplici, ma un effetto chiave è la loro attività come potenti antagonisti selettivi del fattore di attivazione delle piastrine (PAF → Platelet Activating Factor), che ha portato alla preparazione di un fitoterapico basato su una miscela standardizzata di flavonoli glicosidi, detti anche flavoglicosidi (talvolta denominati anche ginkgosidi) al 24% e 6% di diterpeni trilattoni: le proprietà terapeutiche di queste sostanze sono notevoli e riconducibili principalmente all’attività protettrice dei vasi sanguigni e regolatrice del flusso ematico, oltre a mostrare effetti sul sistema nervoso centrale come il potenziamento cognitivo e il miglioramento della memoria

Il PAF è una sostanza infiammatoria, coinvolta in vari disturbi infiammatori, cardiovascolari e respiratori: i ginkgolidi agiscono inibendo selettivamente l’aggregazione piastrinica indotta dal PAF, oltre a mostrare attività protettrice sull’endotelio vascolare, capacità antiossidanti ed antiallergiche, un’azione regolatoria del flusso ematico a livello della circolazione ematica periferica e cerebrale; numerosi studi clinici hanno dimostrato l’effetto positivo degli estratti di ginkgo nell’aumentare la vasodilatazione e il flusso del sangue periferico nei capillari e nelle arterie in vari disturbi circolatori, nel morbo di Raynaud, nell’insufficienza venosa degli arti inferiori, nello sindromi post-trombotiche, nei disturbi vascolari periferici (vertigini, ronzii auricolari, disturbi vestibolari) e centrali (deficit di memoria e attenzione), nell’asma bronchiale su base allergica. 

I ginkgolidi hanno un’azione vasoprotettrice e sono dotati di proprietà antidolorifiche nei confronti dei dolori dovuti ad arteriopatia obliterante degli arti inferiori (restringimento delle arterie per accumulo di colesterolo): vengono utilizzati anche per i problemi della circolazione venosa, soprattutto in presenza di varici degli arti inferiori (gambe pesanti, formicolii, crampi, edemi) ed emorroidi; alcuni studi dimostrano che il ginkgo può stabilizzare o migliorare la performance cognitiva in pazienti con morbo di Alzheimer o demenza multi-infartuale, correggendo la diminuzione delle facoltà intellettuali negli anziani.

Il Ginkgo Biloba possiede un’azione antiallergica e antiasmatica imputabile sia all’attività diretta contro il fattore aggregante le piastrine, sia ad un’azione desensibilizzante di mastociti e basofili (cellule di risposta del sistema immunitario), attribuibile ai flavonoidi presenti nel fitocomplesso.

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