ipnoinducente

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definizione

Letteralmente «che favorisce la comparsa del sonno», sono sostanze ipnoinduttrici: a differenza delle sostanze ipnotiche agisce solo sull’addormentamento e non sul prolungamento del sonno; dal greco ὕπνος (húpnos → sonno), in associazione al participio presente del verbo latino inducere (→ convincere, persuadere, spingere qualcuno a fare qualcosa), composto di in- e di ducere (→ condurre).

In considerazione del fatto che l’insonnia iniziale, cioè la difficoltà ad addormentarsi ed iniziare il sonno è quasi sempre un sintomo patognomonico di uno stato ansioso, qualunque fitoestratto o fitocomplesso ansiolitico può essere di grande aiuto come ipnoinducente: la valeriana (Valeriana Officinalis), ad esempio, riduce il tempo necessario per addormentarsi e migliora la qualità del sonno essendo di aiuto nell’insonnia lacunare (o insonnia intermittente), mentre la melissa (Melissa Officinalis), essendo particolarmente efficace in presenza di un quadro d’irritabilità generale, può essere utile nell’insonnia causata da stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome premestruale, spasmi e tensione muscolare.

La passiflora (Passiflora Incarnata), invece, possiede un’azione sedativa e ansiolitica, facendone un rimedio estremamente efficace nel combattere l’insonnia, perché stimolano il sonno, senza risvegli notturni, senza produrre senso di intorpidimento mattutino, ed effetti narcotici o assuefazione; in caso di stress, ansia e senso di angoscia; nelle forme di nevrosi isterica, fobica, ossessiva e post traumatica; anche il biancospino (Crataegus Oxyacantha) grazie alla presenza della vitexina, principio attivo presente nelle foglie e nei fiori, agisce come rilassante spasmolitico, sedativo e ansiolitico rivelandosi molto utile in caso d’insonnia, soprattutto nei pazienti molto nervosi, nei quali riduce l’emotività, tachicardia, palpitazioni, agitazione, angoscia.

La melatonina, pur non essendo u vero e proprio ipnoinducente, grazie alla sua azione centrale sulla sincronizzazione della ciclicità ormonale, ricostituisce un fisiologico regime di riposo e contribuisce a risolvere l’insonnia ricreando la naturale periodicità del sonno; il magnesio, essenziale per l’attività e l’equilibrio del sistema nervoso, svolge un’azione distensiva e calmante e attenua l’eccitabilità dei nervi e dei muscoli, riducendo la secrezione dell’adrenalina e favorendo il rilassamento necessario per combattere l’insonnia iniziale: la sua azione si rivela efficace per rilassare le tensioni o sciogliere i crampi (parasonnia). Anche il GABA favorisce il rilassamento necessario a prendere sonno: le benzodiazepine agiscono sugli stessi recettori cerebrali, così come il 5-HTP, in quanto precursore della serotonina, contribuisce a creare quello stato di serenità indispensabile per una buona qualità del riposo.

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