S.C.F.A.

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definizione

Acronimo per «short chain fatty acids», cioè acidi grassi a corta catena: famiglia di acidi grassi saturi (acidi carbossilici) caratterizza da una catena carboniosa contenente al massimo 6 atomi di carbonio; difficilmente presenti negli alimenti, sono prodotti, da parte del microbiota intestinale, a livello intestinale dalla fermentazione anaerobica dei carboidrati o delle fibre alimentari.

Vengono assorbiti dall’organismo sia a livello dell’intestino tenue, sia dalla mucosa del colon; possono essere utilizzati come fonte energetica distrettualmente oppure essere veicolati al fegato dal circolo portale ed essere utilizzati dal metabolismo epatico (acido propionico), o come fonte energetica dall’apparato muscolare (acido acetico).

Questi acidi, ed in particolare l’acido butirrico, svolgono un’azione fondamentale, a livello locale sia nel garantire sufficiente energia alle cellule della parete, sia nel prevenire fenomeni ulcerativi e favorire la riparazione della mucosa intestinale; esiste una relazione fra disbiosi intestinale, con conseguente diminuzione di questi acidi grassi (in particolare dell’acido butirrico), e insorgenza di quadri appartenenti alle cosiddette M.I.C.I., come la S.I.B.O., la sindrome dell’intestino irritabile o la retto-colite ulcerosa.

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