Salvia Miltiorrhiza

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definizione

Nota anche come salvia rossa, salvia cinese, tan hēn o dānshēn ( 丹參) è una pianta perenne del genere Salvia, molto apprezzata per le sue radici nella medicina tradizionale cinese: l’epiteto miltiorrhiza significa «radice di ocra rossa»; dallo scoppio della SARS nel 2003, questa erba è stata testata per il trattamento della BPCO con risultati promettenti.

La Salvia Miltiorrhiza è utilizzata come trattamento per varie malattie cardiovascolari e cerebrovascolari: le radici contengono chetoni e alcoli, chiamati tanshioni e tashinoli, che dilatano le arterie coronariche e sono di giovamento per l’angina e l’ischemia miocardia; possiede proprietà antinfiammatorie e anticoagulanti. Inibisce l’aggregazione piastrinica e modula il rilascio di serotonina: tali proprietà erano note anche agli antichi medici cinesi, che infatti le attribuivano proprietà per “stabilizzare il cuore e calmare i nervi” e per “alleggerire il sangue e rimuovere quello coagulato”.

Dotata di effetto antiipertensivo, oltre a riduzione la pressione, diminuisce la frequenza cardiaca, trovando applicazione nel trattamento di patologie coronarie; sembra che la Salvia Miltiorrhiza sia particolarmente nei problemi del sistema cardiovascolare nei diabetici: in questi soggetti si è potuto anche osservare l’effetto antiossidante in quanto si è osservato un aumento del glutatione sierico, dell’attività della S.O.D. e della glutatione reduttasi oltre a ridurre gli effetti dannosi del colesterolo LDL sulle arterie, riducendo drasticamente le concentrazioni dei radicali liberi e lo stress ossidativo.

Gli estratti di Salvia Miltiorrhizai singoli componenti (come i chinoni diterpenici lipofili noti come tanshinoni e i depsidi idrofili noti come acidi salvianolici) hanno dimostrato avere effetti positivi sul danno neuronale e sulla degenerazione del sistema nervoso centrale; entrambi i componenti possono anche modulare la protezione del sistema nervoso centrale dallo stress ossidativo con meccanismi diversi, ma complementari: i tanshinoni possono migliorare le attività della superossido dismutasi e della glutatione perossidasimentre i depsidi possono diminuire specie reattive dell’ossigeno (R.O.T.S.). La morte neuronale è alla base dei sintomi di molte malattie neurologiche umane, tra cui malattia di Alzheimer, morbo di Parkinson, malattia di Huntington, ictus e la sclerosi laterale amiotrofica: entrambe le classi di componenti mostrano attività antiapoptotica e hanno un’attività sul fattore di crescita vascolare endoteliale.
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