naringina

« all'indice del glossario

Dal maratto nāriṅgī (→ arancia) è un glicoside contenuto nei fiori e nei frutti non maturi degli agrumi, ed in particolare del pompelmo, responsabile del sapore amaro tipico di questo frutto: nell’essere umano viene metabolizzato a livello intestinale e nel fegato.

La naringina ha capacità antiossidanti e svolge un’azione ipolipidemizzante (riduce la concentrazione dei lipidi a livello del sangue); è un potente antinfiammatorio ed antibatterico. Alcuni autori suggeriscono il suo utilizzo nel caso di obesità, diabete, ipertensione e sindrome metabolica, motivo per cui, anche nella vulgata popolare, si ritiene il pompelmo un frutto da utilizzarsi nei disturbi dell’alimentazione e del metabolismo.

La naringina ha la capacità di inibire la detossificazione di alcuni farmaci, esercitata degli enzimi appartenenti al citocromo P450,  con la conseguente possibile interazione fra farmaci e/o l’alterazione del metabolismo degli stessi; la sua presenza a livello del lume intestinale è in grado di modificare l’assorbimento di certi farmaci, incrementandone o diminuendone la concentrazione plasmatica.

« all'indice del glossario