xenobiotico

« all'indice del glossario

definizione

Sostanze metabolicamente attive, estranee all’organismo, al suo normale metabolismo e alla nutrizione; con questo termine si possono indicare sia sostanze naturali (ed in tal caso la nozione di xenobiotico è legata al tipo di organismo, come nel caso della nicotina, che è xenobiotica per l’uomo ma non per la pianta di tabacco), sia sostanze biologicamente attive sintetizzate ex-novo in laboratorio o semi-sintetiche (come ad esempio i sulfamidici, l’eroina, la saccarina): dal greco ξένος (ksénos → straniero, estraneo, ospite) e –βιωτικός (-biôtikos → relativo alla vita).

Queste sostanze possono essere considerate, spesso, veleni oppure farmaci, assunti per ottenere un effetto terapeutico o per alterare i normali processi organici dell’organismo oppure possono essere in grado di avere effetti tossici sui patogeni che infestano chi li assume; alcuni xenobiotici non devono essere considerati pericolosi e spesso non creano alcun problema se vengono rapidamente eliminati od escreti dall’organismo, come nel caso degli additivi alimentari che vengono comunemente usati nei prodotti di lavorazione industriale e che, normalmente, non vengono ingeriti dall’uomo come nutrienti.

Xenobiotici sono ad esempio gli antibiotici, l’etanolo, i pesticidi: queste sostanze possono creare problemi all’organismo se non vengono espulse rapidamente e la loro permanenza nel corpo è prolungata; solitamente lipofili,  sono caratterizzati dalla quasi totale assenza di cariche elettriche a pH fisiologico, cosa che ne facilita l’assorbimento, ma ne ostacola l’eliminazione: se manca una serie di enzimi che li trasforma in sostanze maggiormente polari, eliminabili per escrezione, si crea un effetto accumulo tossico.

Gli enzimi che catalizzano queste reazioni chimiche fanno parte dei processi di detossicazione e sono classificati in fase I (funzionalizzazione), fase II (coniugazione) e fase III (trasporto ed eliminazione); la maggior parte degli agenti chimici cancerogeni sono ad azioni indiretta, cioè necessitano di una reazione che li cambia in una sostanza diversa in grado di danneggiare il DNA.

« all'indice del glossario