fasting

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definizione

Termine inglese per digiuno, che rappresenta l’astensione intenzionale dal mangiare e dal bere: in un contesto fisiologico, il digiuno può riferirsi allo stato metabolico di una persona che non ha mangiato durante la notte, o allo stato metabolico raggiunto dopo la completa digestione e assorbimento di un pasto; durante il digiuno si verificano diversi aggiustamenti metabolici.

Si presume che una persona digiuni una volta che sono trascorse 8-12 ore dall’ultimo pasto: i cambiamenti metabolici dello stato di digiuno iniziano dopo l’assorbimento di un pasto (in genere 3-5 ore dopo aver mangiato).

biologia circadiana

Gli organismi si sono evoluti per limitare la loro attività alla notte (o durante il giorno) sviluppando un orologio circadiano endogeno per garantire che i processi fisiologici vengano eseguiti nei momenti ottimali: l’ora del giorno gioca un ruolo importante nell’integrazione del metabolismo e dell’energetica, nonché degli indici fisiologici, come i modelli di secrezione ormonale, la coordinazione fisica e il sonno; nei mammiferi, l’orologio biologico principale si trova nel nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo ed è modulato da stimoli luminosi e oscuri anche se sono stati trovati nei tessuti periferici come il fegato, strutture in grado di temporizzare le risposte del corpo legandole a stimoli esterni come, ad esempio, l’alimentazione (che si comporta da zeitgeber).

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