eretismo

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definizione

Condizione di ipereccitabilità, assimilabile allo stato di arousal che l’organismo attiva in risposta allo stress: il termine indica uno stato generale, spesso temporaneo, di attivazione e reattività del sistema nervoso che può essere sistemico o localizzato a determinati distretti corporei; dal greco ἐρεϑισμός (erethismós → ), derivato di ἐρεϑίζω (erethízo → eccitare, irritare, infastidire), indica uno stato di aumentata eccitabilità del sistema nervoso (generalizzato o circoscritto), eccessiva irritabilità, elevata reattività e intensa labilità emozionale, con risposte eccessive o abnormi, anche di fronte a stimoli di lieve entità. Talvolta si usa il termine eretismo psichico come sinonimo di nevrosi o di caratterialità.

Anche se oggi  è un termine desueto e perciò poco usato nell’ambito medico, il lemma eretismo veniva spesso usato dagli psichiatri, all’inizio del XXI° secolo, per descrivere la descrizione di quadri di ipereccitabilità e agitazione sistemica con possibili localizzazioni distrettuale, che davano luogo a malattie psicogene: si parlava pertanto di eretismo mercuriale (uno stato di eccitamento e irritabilità emozionale, associati a timidezza e tendenza alla depressione, dovuta all’intossicazione cronica da mercurio, detta anche idrargiromania), eretismo cardiaco (facilità a manifestare turbe di origine adrenergica come la tachicardia, le aritmie, l’ipertensione o semplicemente palpitazioni e dolori precordiali), eretismo psichico (un insieme di irritabilità, nervosismo e iperattività) o eretismo alcolico (agitazione psicomotoria tipica dell’alcolismo).

Con eretismo tiroideo si era usi indicare l’insieme di sintomi psicosomatici associati alla presenza di un gozzo tiroideo: ipereccitabilità, cardiopalmo ed un senso di costrizione al collo non giustificato dalle dimensioni della ghiandola tiroidea che invece quando supera certi limiti può causare costrizione vera e quindi dispnea; con eretismo sessuale si soleva indicare una reazione inconsuetamente forte alla stimolazione sessuale, come si riscontra nella ninfomania o nella satiriasi.

Si parlava anche di “sindrome eretistica” per descrivere un quadro sintomatologico-comportamentale tipico dei bambini, attribuita a un danno cerebrale minimo diffuso, con deficit intellettivi per lo più modesti, insufficiente capacità di fissare l’attenzione, anomalie comportamentali, irrequietezza, con tendenza a compensarsi spontaneamente alla pubertà: l’espressione potrebbe essere parzialmente sovrapponibile a quella che oggi viene chiamata A.D.H.D. ovvero alla sindrome da deficit attentivo e iperattività.

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