tremore

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definizione

Successione di movimenti ritmici oscillatori più o meno rapidi, involontari e spontanei, provocati da un alternarsi di contrazioni e di rilasciamenti muscolari oppure da contrazioni alternative di gruppi muscolari antagonisti; di frequenza relativamente costante ed ampiezza variabile, può interessare un singolo segmento corporeo o estendersi a tutto il corpo e rappresenta una fra le discinesie più comuni.

In realtà ogni movimento corporeo è accompagnato da microscopici tremori fisiologici, anche se talvolta può manifestarsi in forma esagerata, come segno di alterata capacità di controllo del movimento, pur non essendo in presenza di un significato patologico; ugualmente possono esistere forme di tremore a riposo, ritmiche ed a bassa frequenza, che cessano con il movimento volontario o il mantenimento della postura, tipico della malattia di Parkinson o in patologie del sistema extrapiramidale.

Esiste un tremore d’azione, di tipo cinetico, che compare durante il movimento volontario ed è tipico delle lesioni cerebellari, frequentemente in associazione con adiadococinesia, dismetria, disartria; si può osservare anche un tremore posturale, caratterizzato da frequenze oscillatorie più elevate di quello a riposo, che colpisce prevalentemente i settori distali degli arti, pur potendo manifestarsi a livello di quelli prossimali, del capo e del tronco.

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