feci picee

« all'indice del glossario

definizione

Feci che si presentano di colore particolarmente scuro, nerastre: di aspetto simile al catrame, untuose, viscose e di consistenza appiccicosa, ovvero nere come la pece, con la tipica lucentezza resinosa di questa sostanza; “picea” deriva dalla somiglianza alla pece, un liquido molto viscoso, di colore nero, ricavato dalla distillazione del bitume o  del catrame di carbon fossile, dal latino piceus, derivato di pix (→ pece).

Le feci picee sono un tipico segno di emorragia digestiva, in particolare di melena, cioè contenete sangue digerito: per avere un melena visibile con feci picee occorre un’emorragia importante della parte alta del tratto digestivo, nell’ordine di almeno 80-100 cc di sangue; le feci possono continuare a presentarsi picee per 48-72 ore dal termine dell’emorragia.

Il colore piceo è dovuto alla digestione dell’emoglobina in ematina acida, principalmente per effetto dell’acido cloridrico, pertanto, le feci picee sono un segno comune delle emorragie del tratto gastro-intestinale superiore, in genere posta oralmente alla flessura duodeno-digiunale, in particolare di quelle dell’esofago, dello stomaco e del duodeno; possono anche essere presenti in caso di emorragie dei tratti intestinali inferiori, purché queste siano sufficientemente lente da consentire la digestione del sangue da parte della flora batterica locale (microbiota intestinale): secondo una stima approssimativa, sono necessarie circa 14 ore affinché il sangue sia digerito dagli enzimi nel lume intestinale.

Anche importanti emorragie del rino-faringe o del cavo orale, se accompagnate dalla deglutizione del sangue, possono originare feci picee e melena.

Potenzialmente responsabili di feci picee sono i farmaci gastrolesivi come i salicilati, i F.A.N.S., i corticosteroidi, il fenilbutazone, l’indometacina, la reserpina per la formazione di stillicidio ematico; l’assunzione di integratori contenenti ferro, di sanguinaccio, di liquirizia o di particolari farmaci, come quelli contenti idrossido di alluminio o idrossido di magnesio, oppure subsalicilato di bismuto, può far assumere alle feci un colorito nerastro (false feci picee).

« all'indice del glossario