definizione
Parestesia caratterizzata dalla sensazione di intorpidimento e di movimento come di formiche che si muovano nella zona interessata, di minuscole punture solleticanti: un’alterazione della sensibilità che può essere avvertita a livello degli arti o in disparate regioni del corpo, in modo vario, e che si può associare a leggero bruciore, pizzicore, prurito o intorpidimento ma, in genere, non relazionato specificamente a manifestazioni dolorose; la sensazione può essere descritta come un addormentamento, anche se, in realtà, non è in alcun modo legata al sonno.
Nella maggior parte dei casi gli episodi di formicolio sono si breve durata, ma possono diventare un sintomo cronico: il formicolio è un sintomo aspecifico, non ascrivibile a nessuna patologia in particolare; per lo più dovuto a un disturbo locale di circolazione sanguigna o alla compressione di un nervo, quando gli episodi di formicolio scompaiono, è possibile che venga percepita una spiacevole sensazione di prurito, talvolta di dolore, sostenuta dalla ripresa dei meccanismi di comunicazione dei nervi verso il cervello, solitamente destinata a risolversi in pochi minuti.
“Formicolare” è un verbo trecentesco, il cui primo significato è quello di brulicare, al modo degli assembramenti di formiche (formicole, secondo la variante toscana arcaica): il formicolio deriva dal formicolare, e può proprio descrivere questo movimento; il formicolio inteso come sensazione di una moltitudine di minuscole punture, solleticante fino ad essere dolorosa, che si accompagnano (o meno) a torpore, risale, invece, al seicento. Il formicolio è una sensazione ineluttabile.
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